Quando si decide di prendere un gatto per la prima volta, non sempre si è adeguatamente preparati per le questioni che riguardano la sua quotidianità. Un esempio sono le molteplici domande sulla corretta alimentazione del gatto, che deve essere sana e bilanciata per evitare carenze nutritive e patologie.
Cosa deve mangiare un gatto adulto
Nonostante un gatto adulto possa consumare diversi alimenti, come per esempio anche alcuni tipi di verdura, bisogna essere consapevoli del fatto che si tratti comunque di un felino, quindi di un animale carnivoro per natura.
A meno che non abbia problematiche di salute particolari, come per esempio diabete o disturbi al fegato – per cui è sempre consigliato avere il consulto di un veterinario – carne e pesce dovranno essere alla base della sua alimentazione, a prescindere dallo stile di vita che conduce.
La scelta di prediligere un’alimentazione casalinga con cibo per gatti fatto in casa, piuttosto che l’utilizzo di cibo industriale come crocchette e umido, è puramente personale. Ma proprio per quanto riguarda il cibo industriale vogliamo sfatare qualche falso mito.
A differenza di quanto si possa pensare, il cibo per gatti industriale non fa male ma, al contrario, è utile soprattutto per coloro che non sono certi su come indirizzarsi per quanto riguarda l’alimentazione del gatto e, soprattutto, fa sì che l’animale assuma tutte le sostanze nutritive giornaliere di cui ha bisogno nella giusta dose. In questo modo, si potrà essere sicuri che il proprio animale segua una dieta corretta e che non si verifichino carenze nutritive sul lungo termine.
Se si decide di optare per l’alimentazione casalinga è importante fornire al gatto tutte le sostanze di cui ha bisogno e soprattutto di cucinare il cibo nel modo corretto. La carne, per esempio, dovrà essere ben cotta (mai dare carne cruda al gatto) e il pesce cotto e privato di eventuali lische che potrebbero rivelarsi pericolose. La parte di proteina va sempre accompagnata dalle verdure e dai cereali. Da evitare legumi e patate ma soprattutto i resti del cibo che mangiamo noi umani.
Il gatto cucciolo necessita di un’alimentazione particolare?
Se stai per adottare un gattino ti starai sicuramente chiedendo cosa mangi quando è ancora un cucciolo. Perché sì, l’alimentazione del gatto cucciolo è diversa da quella dei felini adulti. Se ti capitasse, ad esempio, di trovare per strada un gattino abbandonato probabilmente sarà necessario prendersi cura di lui e nutrirlo prima di trovargli una casa.
Ma cosa deve mangiare il gatto cucciolo? I gatti che hanno meno di un mese di vita non possono mangiare croccantini o cibo umido per cuccioli e nemmeno cibo preparato in casa, in quanto hanno bisogno di specifiche sostanze nutritive che si troveranno solo nel latte materno, o in alternativa in apposite tipologie di latte che si possono acquistare nei negozi di animali.
Quando si prende un gatto in allevamento, in un negozio oppure al gattile, c’è il personale competente che, in base all’età dell’animale e alle sue abitudini, dà consigli molto utili su come alimentarlo in modo sano.
Se invece dovesse capitare di trovare un gatto cucciolo abbandonato e non si ha la possibilità di portarlo subito per una visita da un veterinario esperto, è importante capire se è già svezzato oppure no.
Se il gatto è già svezzato vanno bene sia appositi croccantini per gatti cuccioli, leggermente inumiditi, sia la carna in scatoletta, ma sempre specifica per gatti piccoli. Non offrire mai cibo casalingo e carne cruda, perché i cuccioli non hanno un apparato digerente capace di sopportare alimenti crudi ed è quindi importante prestare molta attenzione.
L’alimentazione del gatto cucciolo può essere composta anche da pesce, ovviamente cotto e senza spine, alcune verdure, come la carota e omogeneizzati senza zuccheri.
È fondamentale ricordarsi di non dargli da bere mai il latte vaccino, quindi se ti è venuto in mente di prendere la bottiglia che hai in frigo per sfamare il gatto, toglitelo dalla testa. Questo tipo di latte, infatti, sarebbe dannoso per lo stomaco del cucciolo e gli provocherebbe la dissenteria, che potrebbe risultare fatale per un animale così piccolo.
Alimentazione del gatto sterilizzato o castrato
Hai castrato o sterilizzato il tuo felino e ti stai chiedendo se può mangiare la stessa quantità e tipologia di cibo che consumava prima dell’operazione? È normale, si tratta di una domanda lecita.
In seguito a un intervento, anche se ormai considerato di routine, il metabolismo del gatto cambia leggermente e, di conseguenza, anche le sue necessità alimentari. Il felino avrà bisogno di assumere meno calorie giornaliere, quindi non spaventarti se in un primo momento vedrai che non mangia le quantità di paté o crocchette che consumava in precedenza. È un comportamento del tutto normale e, anzi, risulta doveroso, dato che se il gatto mangiasse troppi grammi di cibo assumerebbe più calorie di quello che richiederebbe il suo fabbisogno giornaliero, rischiando di avere complicanze legate al peso.
È importante evitare di offrire al gatto cibo grasso o contenente carboidrati; leggi sempre gli ingredienti delle scatolette che acquisti. Al contrario, avrà particolare necessità di proteine, quindi cibo umido a base di carne e pesce sono ottimi. Anche le verdure, senza esagerare, possono essere introdotte nell’alimentazione del gatto sterilizzato.
Esistono in commercio appositi cibi per fatti sterilizzati e castrati che contengono tutte le sostanze e i principi nutritivi necessari in questa circostanza. Prediligi le crocchette piuttosto che il cibo umido anche in base ai gusti del tuo amico peloso.
Cosa non deve mancare nell’alimentazione di un gatto
C’è solo una tipologia di cibo che non deve mai mancare nell’alimentazione di un gatto adulto: le proteine di origine animale, quindi carne e pesce cotti. Puoi dargli da mangiare ciò che preferisci, ovviamente scegliendo tra gli alimenti permessi (escludendo ovviamente quelli nocivi) ma la carne deve essere presente, perché è la fonte delle sostanze nutritive di cui necessita. La verdura non è fondamentale, nonostante in piccole quantità possa avere benefici.
Quali alimenti non deve assolutamente mangiare il gatto
Dopo aver parlato degli alimenti da introdurre nell’alimentazione del gatto si deve aprire una parentesi importante e non scontata, per citare i cibi che sono assolutamente vietati.
Nonostante il gatto possa consumare alcuni alimenti che mangiamo anche noi, altri sono altamente nocivi per il loro organismo. Tra questi si possono citare la cipolla e l’aglio, sia cotti che crudi, in quanto potrebbero causare problemi intestinali e anemia. Il cioccolato è veleno per i felini e lo stesso vale per bevande alcoliche e caffè, che potrebbero risultare mortali anche in minima quantità. Infine, come già spiegato in precedenza, non dare mai al tuo gatto carne o pesce crudi, ma neanche uova.
Quante volte al giorno deve mangiare un gatto
I gatti si differenziano dai cani per la quantità di cibo che ingeriscono giornalmente. Inoltre, è difficile che un gatto mangi con la ”foga’’ di un cane, in quanto in genere questo animale è solito a spizzicare qua e là. In ogni caso, è fondamentale cercare di fargli seguire un regime alimentare bilanciato, con le giuste quantità di cibo.
In genere, l’alimentazione del gatto adulto consiste in due pasti giornalieri, uno la mattina e uno la sera. In base anche alle abitudini del gatto ci si dovrà orientare. Se noti che l’animale non termina la sua pappa e preferisce mangiare poco alla volta, potresti ridurre le porzioni dei due pasti principali e fargliene fare tre, invece che due.
Il dosaggio di cibo per gatti adulti si basa soprattutto sul loro peso, ma può variare in caso di problemi di salute sotto consiglio del veterinario. Un gatto adulto sano di 4 kg, ad esempio, dovrà consumare circa 60 grammi di cibo umido per gatti giornalieri. Ogni 2 kg in più o in meno, la quantità si ridurrà o aumenterà di 30 grammi.
Cosa succede se il gatto non mangia per un giorno
Ci sono svariati motivi per cui potrebbe capitare che il proprio gatto non mangi per tutto il giorno o che comunque mangi una piccola quantità di cibo. Non bisogna allarmarsi subito, soprattutto se non si tratta di un comportamento frequente.
Quando capita d’estate, ad esempio, la causa potrebbe essere semplicemente il caldo. Come gli esseri umani, infatti, anche i gatti quando hanno caldo non hanno appetito. Un’altra causa potrebbe essere un malessere passeggero.
Ma come non risulta necessario spaventarsi, allo stesso modo non bisogna neanche sottovalutare la questione. Se dopo un giorno non ha fame è il caso di portarlo dal veterinario e fare i dovuti accertamenti per escludere patologie come pancreatite, problemi masticatori, infezioni o insufficienza renale.
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